Il Ministero dell'Agricoltura è
presente al Vinitaly con due
capolavori sul tema del vino: due
rappresentazioni del Dio Bacco.
Gli autori?
Due big che si sono espressi
negli anni a cavallo del sedicesimo
e diciassettesimo secolo: i signori
Michelangelo Merisi alias
Caravaggio e Guido Reni.
Il “Bacco” del giovane Caravaggio
(forse suo autoritratto) è uno dei
dipinti più famosi e ammirati al
mondo.
Ci sembra la rappresentazione di un
Sommelier ante litteram.
Lo
vediamo porgere un calice, un po'
largo a dir il vero, di vino rosso e
immaginiamo che l’abbia appena
osservato in controluce e ne abbia
individuati e apprezzati i profumi.
Una ben viva natura morta di
frutta, che fa pendant con i
grappoli d'uva e foglie di vigna che
ornano il suo capo, impreziosisce la
scena.
Il “Bacco fanciullo” di Guido Reni
lo vediamo con un vestitino
primaverile di gran moda realizzato
con pelle di animale.
Pensiamo che abbia appena versato il
vino, bianco questa volta, dalla
brocca che viene abbracciata con
affetto da un bambino che sembra
appena scappato dall'asilo.
Il nostro “Bacco fanciullo” ha
l’occhio un po’ furbetto e pare che
ne abbia appena assaggiato (e
apprezzato) un sorso…
Ritorniamo seri.
Questa mini mostra palesa che il
nuovo corso dell’attuale Governo
(presente fra gli stand al gran
completo nei primi giorni del
Vinitaly) stia puntando decisamente
sulla valorizzazione della Italica
Bellezza che accomuna un pokerissimo
senza pari nel Mondo, composto da
quattro assi (arte, cultura, storia,
paesaggio) uniti al jolly
dell’enogastronomia.
E ha scelto la più importante
finestra sul mondo del vino: il
Vinitaly.
I quadri, protetti dai Carabinieri a
Cavallo, provengono dalle Gallerie
degli Uffizi ormai da alcuni anni
dirette con professionalità dal 2015
da un bravo storico dell'arte
tedesco: Eike Schmidt.