Venexia cum Puia, puia cum Venexia
"Bari e Venezia: a prima vista le
tiene insieme uno stesso mare, l'incavo d'acqua che si insinua a
disegnare una porzione di quell'animale, dai contorni ancestrali e
fantastici, che è il corpo liquido del Mediterraneo".
Con questa splendida “ouverture”
inizia il libro.
Bari e la Puglia sono state le
sorelle di Venezia ed eventi importanti le legarono.
Uno dei più famosi (generoso o
interessato?) risale al 1003: è l'intervento di 100 navi guidate dal
Doge Orseolo II giunte a Bari per liberare la città dall'assedio
saraceno.
Da Bari vecchia, il popolo,
scorgendo all'orizzonte le vele veneziane in arrivo, gridava “la
vedi, la vedi!” che diventò poi “Vidua Vidue”, un evento ancor oggi
rievocato in costume d'epoca.
Con il trattato commerciale del
1130, stipulato con Ruggero II, si concedeva ai veneziani libertà di
movimento nel Mezzogiorno.
Mercator Peccator si affermava al
tempo, ovvero il commercio era detestabile, disdicevole, indegno;
poi, ad un certo punto, i mercanti divennero indispensabili e il
ceto mercantile accumulerà una potenza economica da cui non sarà più
possibile prescindere.
Attratti dal prestigio culturale
di Venezia nell'Adriatico (chiamato golfo di Venezia fino al
settecento) e grazie a loro, fra il XIV e il XVIII secolo, cresce il
picco quantitativo e qualitativo delle importazioni di opere d'arte
Veneziane in Puglia; dipinti, sculture, pale d'altare, argenteria
scendono l'Adriatico per abbellire palazzi e chiese.
Si costruisce anche seguendo lo
stile in voga a Venezia: palazzi e chiese sono edificati con mano
d'opera locale e progettati da capimastri locali.
Alcune chiese presentano facciate
a coronamento mistilineo e palazzi - come il Caccetta a Trani -
manifestano il tardo gotico flambojant mentre le querce della Murgia
risalgono l'Adriatico per dare legno e solidità alle navi di
Venezia.
I rapporti culturali si
intrecciano favoriti anche dall'Università di Padova che attrae -
ancor oggi - gli studenti pugliesi.
Come scrisse l'architetto Le
Corbusier, Venezia è “regina dell'Adriatico”, il mare che unisce la
Serenissima città e la Puglia.
"In Adriatico ogni lembo di terra
parla l'uno dell'altro, ogni gondoliere di Venezia batte il remo
nello stesso mare in cui il pescatore di Bari aggancia il suo folpo
e ogni fanciulla del Salento guizza di giovinezza: è la storia di
destini incrociati".