La
bici all'Università
La bicicletta è la
soluzione dei mali del Mondo o
quanto meno del Veneto.
Con questa
convinzione sono uscito dal convegno
“Veneto in bicicletta” organizzato
dalla Camera di Commercio di Padova
e da Venice Promex nella prestigiosa
sede dell'Università di Padova.
Sport, delizie
della natura, relax, arte, felicità
insieme, aria pura: il tutto ci
viene offerto da un telaio con due
ruote spinto da due gambe.
Praticando il
cicloturismo da anni e scrivendo di
cicloturismo nel mio magazine on
line non potevo mancare a questo
incontro, l'ultimo di una serie
organizzata da Promex.
Parcheggio la
bici, ed entrando nel Cortil Vecchio
dell'Università comincio la Full
Immersion nel tempio del Sapere e
della Tecnologia Veneti.
Raggiungo la
“Basilica”, una originale grande
sala a tre navate con colonne
dipinte di rosso pompeiano, il
colore dell'Ateneo Patavino, che il
volto di Galileo osserva da anni con
ammirazione.
La bella mano di
Pino Casarini ha raffigurato nelle
pareti una laurea e soprattutto le
gesta degli studenti dal 1848 in
poi; da notare i berretti
universitari (o goliardi) con i
colori delle varie facoltà.
Dalla “Basilica”,
progettata nientemeno che da Gio
Ponti, accedo all'Archivio Antico,
altro luogo di grande impatto, dove
si svolge l'evento.
I temi trattati
dai relatori sono stati: Strategia
della Regione Veneto per il
cicloturismo; Progettare, realizzare
e gestire una rete di ciclovie per
il cicloturismo; la Carta dei
servizi per il turismo in
bicicletta.
Tutto esaurito
nella sala, salutata anche da
Roberto Ciambetti, Presidente del
Consiglio della Regione Veneto, e
massima attenzione dei
rappresentanti di
tutti i settori del mondo della
bici.
Uscendo dall'Ateneo
penso che non si poteva scegliere un
miglior luogo per l'evento
considerando anche che la
bicicletta è il mezzo di trasporto
più usato dagli studenti patavini
per spostarsi da un'aula all'altra
delle facoltà.
