Mi sia permesso
un riferimento al mondo del
vino.
In una
degustazione “alla cieca” di
romanzi gialli/noir avrei
certamente confuso Nino Langella
con uno dei grandi scrittori
internazionali.
La lettura del
suo romanzo “Rideva come ridi
tu” è stata piacevole,
scorrevole e con alcuni momenti
lirici degni di nota.
Inoltre, traspare
una approfondita ricerca di
documentazione sul mondo della
malavita che si rivela in
diversi momenti del romanzo.
Dulcis in fundo,
la presenza del buco, del foro
della pallottola che attraversa
il libro, è un plus che non
lascia indifferenti .
Ad maiora!
Tiziano Biasioli