Abbiamo avuto il
piacere di godere in anteprima della vista del quadro del Canaletto,
raffigurante "L'entrata nel Canal Grande dalla Basilica della
Salute", nel luogo dove era stato dipinto: il loggiato dell'Abbazia
di San Gregorio a Venezia.
Da qui, usando la
camera ottica, ottenne i disegni prospettici preparatori, quelli che
lui chiamava gli “scarabori”, gli scarabocchi, grazie ai quali
riusciva a creare vedute estremamente ricche di dettagli
architettonici ai quali aggiungeva scene di vita quotidiana.
Intorno a questo
quadro, ritornato per pochi giorni "a casa" dopo 270 anni, si
svilupperà per 50 giorni, fino al 27 dicembre 2013, una "inusitata
esperienza" che parte dagli spazi del chiostro dell'Abbazia
Benedettina di San Gregorio e che termina nella sala d'angolo con le
grandi vetrate dove è esposto il quadro, esattamente dove è stato
dipinto-.
La sala, che a suo
tempo è stata oggetto di un intervento del famoso architetto Scarpa,
presenta anche un'altra raffinatezza: le pareti sono delle
scenografie cinematografiche che raffigurano un muro antico, perfino
con affioramenti di salsedine sui mattoni.
Tiziano Biasioli, novembre 2013
Il progetto "Gero Qua", un'esperienza
emozionale, realizzato da Fondaco grazie alla famiglia Buziol.
Per informazioni e visite:
www.canalettovenezia.it
La famiglia Buziol