Scendi
e vai sull'aggiornamento
Fortunato possessore (e più volte lettore) del
libro originale e appassionato Lancista, non potevo restare
insensibile alla partenza odierna della Pechino Parigi che vede
al via l'equipaggio Italiano Aghem-Fiorio su Lancia Fulvia
Coupé.
Ben volentieri, quindi, pubblico
gli interessanti comunicati ricevuti dal collega
Gigi Pellissier, ora Vice Presidente Veteran Car
Club Torino, ma qualche anno fa appassionato PR della Lancia.
Tiziano Biasioli - Padova, 28
maggio 2013
L'equipaggio della Itala composto dal Principe Scipione Borghese,
dal giornalista del "Corriere della Sera" Luigi Barzini e
dall'autiere-meccanico Ettore Guizzardi sta per tagliare il
traguardo della
Pechino Parigi;
siamo nell'anno 1907 durante uno dei molteplici
e affascinanti momenti che hanno caratterizzato la Belle Epoque.
Fulvia Coupé dei torinesi Aghem
- Fiorio Trono ha brillantemente concluso la gara sabato 29
giugno alle 14.00
Il 29 giugno con l'arrivo in Place Vendome a Parigi, si è
conclusa la 5° edizione della Pechino Parigi riservata alle auto
storiche.
La gara iniziata nell'ormai lontano 28 maggio dalla capitale
cinese, ha visto gli equipaggi attraversare 8 paesi Cina
appunto, Mongolia, Russia, Ucraina, Slovacchia, Austria,
Svizzera e Francia.
Alla fine dei 12.250 km. l'arrivo ha avuto luogo nella famosa
Place Vendome: una delle locazioni più prestigiose della
capitale francese - che ha fatto da festoso salotto alle vetture
sopravvissute agli sterrati mongoli, ai tormentati asfalti russi
e alle prove speciali di velocità in circuito e su sterrato, che
hanno caratterizzato le ultime tappe.
Il nostro Paese è stato rappresentato da un solo equipaggio e da
una sola auto di produzione italiana e per giunta torinese come
l'equipaggio!
La Lancia Fulvia Coupé 1300 numero 57 che Gianmaria Aghem e
Piergiovanni Fiorio-Trono hanno saputo, dosando gli sforzi
condurre con saggezza ad una brillante classifica, che li vede
all'ottavo posto nel gruppo delle vetture costruite dal 1942 al
1975 - il più numeroso - e al quinto posto nella classifica di
classe delle vetture con cilindrata sotto i 2 litri.
A proposito della cilindrata, la Fulvietta si caratterizza per
essere la vettura in gara con il motore più piccolo e perciò a
dire di Aghem, in qualche prova abbiamo potuto difenderci, ma
non primeggiare. Ci sarebbero
voluti tanti cavalli in più!
Pur non essendo dei novellini i nostri piloti non avevano mai
partecipato ad una competizione così lunga, che ha messo a dura
prova anche il fisico, se si pensa che in 31 giorni di gara ci
sono stati solo quattro giorni di
riposo, peraltro quasi interamente dedicati ai controlli e agli
interventi sulla Lancia.
La vettura si è comportata molto bene, l'unico inconveniente,
che ha fatto perdere tempo, nell'economia della gara, è stata
una foratura, mentre gli interventi effettuati, sono stati di
normale routine, per la sostituzione di pezzi usurati a causa
delle condizioni del percorso a volte proibitive.
La preparazione è stata realizzata dai tecnici savonesi Italo
Barbieri e Roberto Ratto, che hanno letteralmente “inventato”
delle soluzioni, che certo nei rally europei di qualche giorno,
ricchi di punti di assistenza e con carburanti di uso normale,
non sono certo necessarie. Nella Fulvia sono stati stivati tutta
una serie di ricambi, due ruote di scorta, doppio serbatoio,
doppie batterie, strumenti di navigazione ecc. come dice Aghem:
“cosi combinata pesa come un TIR”.
Concludere una simile gara rappresenta certo una grande
soddisfazione per la piccola Lancia e per un equipaggio, che
come detto, è all'esordio in un raid di questa portata!
Staranno già pensando all'edizione 2016? Chissà?
Piero Fiorio Trono dichiara: “lo rifarei, ma con una compagna,
per condividere le emozioni. La Mongolia è fantastica, a parte
la Capitale, anche i cavalli sono felici e sereni. Troppo
bello”.
La Fulvia ha portato in giro per mondo le insegne dell' ASI -
Automotoclub Storico Italiano, del Veteran Car Club di Torino e
dell'ACI di Torino.
Per la cronaca la gara per le vetture sino al 1942 è stata vinta
dagli inglesi Garrat - Brown su Chevrolet Fangio Coupé mentre
nel gruppo delle più moderne nel quale erano inseriti Aghem e
Fiorio Trono si sono affermati gli australiani Crown - Bryson su
Leyland P76 che monta un motore Rover V8 di 4400 cc.
Torino 29 giugno 2013
5 ° PECHINO PARIGI
2013
28 maggio – 29
giugno
La Fulvia
coupé dei torinesi Aghem - Fiorio Trono, unici italiani in
gara,
continua la sua marcia verso Parigi
L’ arrivo
domani alle 13.00 in Place Vendome.
Con
l’arrivo di ieri sera 27 giugno a Gstaad in Svizzera, si è
conclusa la 27esima delle 29 tappe che hanno segnato lo
svolgersi di questa 5° edizione della Pechino - Parigi
riservata alle auto storiche.
La gara
iniziata nell’ormai lontano 28 maggio dalla capitale cinese,
ha visto gli equipaggi attraversare 8 paesi Cina appunto,
Mongolia, Russia, Ucraina, Slovacchia, Austria, Svizzera e
domani la sospirata Francia.
Per
completare il percorso di 12.250 km. rimangono due tappe la
Gstaad - Troyes in gran parte in territorio francese di pur
sempre 453 km. e la Troyes – Parigi, praticamente una
passerella che condurrà, dopo altri 190 km, gli equipaggi
alla Place Vendome – una delle locazioni più prestigiose
della capitale francese - che farà da salotto alle vetture
sopravvissute agli sterrati mongoli, ai tormentati asfalti
russi e alle prove speciali di velocità in circuito e su
sterrato, che hanno caratterizzato le ultime tappe.
Il nostro
Paese è stato rappresentato da un solo equipaggio e da una
sola auto di produzione italiana!
La Lancia
Fulvia Coupé 1300 numero 57 che Gianmaria Aghem e
Piergiovanni Fiorio-Trono hanno saputo, dosando gli sforzi
condurre con saggezza ad una brillante classifica, che li
vede all’ottavo posto nel gruppo delle vetture costruite dal
1942 al 1975 – il più numeroso – e al quinto posto nella
classifica di classe delle vetture con cilindrata sotto i 2
litri.
A proposito
della cilindrata, la Fulvietta si caratterizza per essere
la vettura in gara con il motore più piccolo e perciò a dire
di Aghem, in qualche prova ha potuto difendersi, ma non
primeggiare, quando ci sarebbero voluti tanti cavalli in
più.
Pur non
essendo dei novellini i nostri piloti non avevano mai
partecipato ad una competizione così lunga, che ha messo a
dura prova anche il fisico, se si pensa che in 31 giorni di
gara ci sono stati solo quattro giorni di riposo, peraltro
quasi interamente dedicati ai controlli e agli interventi
sulla Lancia.
La vettura
si è comportata molto bene, l’unico inconveniente, che ha
fatto perdere tempo nell’economia della gara, è stata una
foratura, mentre gli interventi effettuati, sono stati di
normale routine per sostituzione di pezzi usurati a causa
delle condizioni a volte proibitive del percorso.
La
preparazione è stata realizzata dai tecnici savonesi Italo
Barbieri e Roberto Ratto, che hanno letteralmente
“inventato” delle soluzioni, che certo nei rally di europei
di qualche giorno, ricchi di punti di assistenza e con
carburanti di uso normale, non sono certo necessarie. Nella
Fulvia sono stati stivati tutta una serie di ricambi, due
ruote di scorta, doppio serbatoio, doppie batterie,
strumenti di navigazione ecc. come dice Aghem: “cosi
combinata pesa come un TIR”
Oggi 28
giugno dunque penultima tappa e sabato 29 arrivo a Parigi.
Una bella soddisfazione per la piccola Lancia e per un
equipaggio, che come detto è all’esordio in un raid di
questa portata!
Staranno
già pensando all’edizione 2016? Chissà?
Piero
Fiorio Trono dichiara: “ lo rifarei, ma con una compagna,
per condividere le emozioni. La Mongolia è fantastica, a
parte la Capitale, anche i cavalli sono felici…e sereni.
Troppo bello”
Torino 28
giugno 2013
Luigi
Pellissier - Servizio Stampa ASI - Automotoclub Storico
Italiano
PECHINO - PARIGI 2013
28 maggio – 29 giugno
La Lancia Fulvia coupé 1300 dei
torinesi Aghem - Fiorio Trono, unica macchina italiana in
gara, continua senza problemi la marcia verso il traguardo
della Ville Lumière.
Dopo 23 tappe e 9918 km percorsi
attraverso Cina, Mongolia, Russia, Ucraina e Slovacchia la
piccola Lancia Fulvia Coupè dei torinesi Gianmaria Aghem –
Piergiovanni Fiorio Trono continua con regolarità la gara
che la vede al 9° posto nella classifica che raggruppa le
vetture costruite entro il 1975 e al 6° posto nella classe
sotto i due litri di cilindrata. La Fulvia degli italiani è
una versione 1300.
La Fulvietta come ormai la chiamano
tutti nel gruppo dei concorrenti, sta dimostrando una grande
affidabilità e gli interventi effettuati a Kiev, in
occasione dell’ultima della quattro giornate di riposo, si
sono rivelati di semplice routine per un veicolo reduce dal
massacro degli sterrati mongoli e dal martellamento degli
asfalti russi.
Ora con la tappa odierna che si
conclude a Kosice in Slovacchia i concorrenti si avviano
verso l’Austria , la Svizzera e la sospirata Francia con
l’arrivo il 29 a Parigi.
Dalla narrazione delle ultime tappe
anche se ancora faticose, traspare la soddisfazione di aver
compiuto un’impresa, in quanto anche se Aghem e Fiorio Trono
non sono due novellini, nella loro carriera agonistica non
avevano mai affrontato un’ esperienza di questo impegno che
ha messo come si dice a dura prova non solo la Fulvia, ma
anche la tenuta psicofisica dei piloti.
Ricordiamo che la gara è iniziata da
Pechino il 28 maggio e le tappe si sono susseguite con solo
quattro giorni di riposo, in gran parte dedicati a
interventi e controlli sulla vettura, effettuati, prima di
Kiev in condizioni quanto mai difficili direttamente dai
piloti.
Nelle ultime tappe sono state inserite
delle prove speciali in circuito su asfalto e su terra
nelle quali la Fulvia si è battuta con onore, malgrado la
modesta potenza del 1300 che è il più piccolo motore in
gara.
Aghem dichiara che la vettura come
assetto a guidabilità si comporta perfettamente, il motore e
cambio non hanno mai dato problemi, una condizione generale
che è certamente frutto dell’accurata preparazione
realizzata dai savonesi Roberto Ratto e Italo Barbieri.
Torino: 24 giugno 2013
Luigi
Pellissier - Servizio Stampa ASI - Automotoclub Storico
Italiano
Una Fulvia
coupè alla 5°Pechino Parigi
Gian Maria Aghem e Piergiovanni
Fiorio-Trono unici italiani in gara.
Dopo 12 tappe e oltre 4500 km, i
due torinesi continuano con regolarità la loro gara che si è
snodata tra Cina, Mongolia e Russia.
Le tappe in Mongolia sono state
durissime e hanno messo in difficoltà numerosi concorrenti, che
si sono caricati di penalità e continuano la gara con il solo
scopo di raggiungere la Ville Lumiére.
I nostri piloti, unici italiani in
gara, a bordo della piccola Lancia Fulvia Coupè 1300, stanno
conducendo una gara giudiziosa che ha loro permesso di
salvaguardare la vettura, pur ottenendo una buona classifica.
Sono attualmente al nono posto nel gruppo e sono sesti della
loro classe 3.
Il Gruppo comprende le vetture
costruite prima del 1975, la Classe 3 raggruppa le vetture con
cilindrata sotto i due litri e i nostri sono ben al disotto dei
2000cc infatti con il loro motorino 1300 sono la vettura con la
minor cilindrata.
La Fulvia a dire di Aghem si
comporta molto bene e il solo guaio è stata una foratura nella
nona tappa. Dopo la giornata di riposo a Novosibirsk davanti i
due torinesi ci sono ancora circa 7700 km. e 17 tappe, con due
giorni di riposo a Samara in Russia e Kiev Capitale
dell’Ucraina.
L’arrivo a Parigi è fissato il 29
giugno, nella parte finale della gara chi volesse assistere allo
spettacolo di queste magnifiche vetture, le potrà ammirare da
Davos a Gstaad il 27 giugno da Gstaad a Troyes il 28 e a Parigi
il giorno successivo.
Sia Aghem che Fiorio Trono sono
piloti di lungo corso, che hanno gareggiato un po’ dappertutto,
ma per entrambi quest’ esperienza, come traspare dalle loro
parole, è unica, non solo per le difficoltà insite nella gara ,
per i disagi – diverse notti hanno dormito sotto le tende con
temperature non proprio confortevoli - ma per lo spirito dei
concorrenti che a bordo di vetture incredibili, affrontano
strade che noi faremmo fatica a percorrere con auto moderne,
cercando di rimediare di volta in volta ai guai che
sopravvengono. Il tutto condito da cordialità, amicizia e
fratellanza, quasi non fosse una corsa.
I due torinesi portano in gara i
colori dell’ASI, del Veteran Car Club di Torino e dell’ACI di
Torino.
Buona strada dunque a questi due
italiani, unici rappresentanti del nostro Paese, al volante di
un’auto torinese, preparata in Italia da tecnici savonesi.
Torino 11 giugno 2013
Due torinesi e una Lancia
Fulvia Coupé 1300
alla Pechino-Parigi.
Partenza 28 maggio – arrivo 29
giugno 2013
Unico equipaggio italiano e una
sola auto italiana, sulle orme dell’Itala di Scipione Borghese.
Sono partiti alla volta di Pechino
via Dubai, Gianmaria Aghem e Piergiovanni Fiorio Trono, i
due unici piloti italiani che a bordo di una piccola Lancia
Fulvia Coupè 1300 del 1971 affronteranno questa 5° edizione
della Pechino Parigi una durissima prova di oltre 12.000 km
che li porterà dalla Città Proibita ai Champs Elysées, dopo aver
attraversato ben 8 Paesi dalla Cina alla “douce France”.
Nulla di paragonabile
all’avventura dell’equipaggio dell’Itala di Scipione Borghese,
Luigi Barzini e del factotum Ettore Guizzardi, ma comunque una
prova che metterà, come si dice alla frusta, le 100 vetture
iscritte costruite dal 1913 al 1975 con cilindrate che vanno dai
14.500cc. della Lafrance Tourer alla Fulvia - che con il suo
motorino di 1300 è la meno dotata in centimetri cubi ma certo
non manca di brio!
I concorrenti saranno impegnati,
specialmente nel tratto in Mongolia, in numerose prove di
velocità che dovranno essere affrontate con la saggezza
necessaria al rispetto dei tempi e alla conservazione del mezzo,
che risulta appesantito da dotazioni di sicurezza, carburante e
varie attrezzature per far fronte agli imprevisti.
Dal 28 maggio al 29 giugno, sono
previsti solamente 4 giorni di riposo, perciò l’impresa che
attende Aghem e Fiorio Trono, anche sul piano fisico, sarà
piuttosto impegnativa, per la necessità non solo di guidare e
navigare su percorsi difficili per molti chilometri ogni
giorno, ma anche per la necessità di far fronte da soli a tutti
gli eventuali problemi di assistenza.
La Lancia Fulvia Coupè, unica auto
italiana in gara è stata adattata, con tutta una serie di
accorgimenti che consentiranno di far fronte alle difficoltà del
tracciato. Sul piano tecnico qualche problema in più sarà
causato dalla qualità e dalla reperibilità del carburante. A
questo problema si è ovviato con accorgimenti elettronici e con
due grandi serbatoi
L’aspetto esterno della Lancia non
è stato stravolto e l’elegante linea della Fulvia non passerà
certo inosservata. Due pneumatici montati sul coperchio del
baule, una protezione anteriore salva radiatore ed i colori
rosso e nero classici caratterizzano l’auto, che è stata esposta
all’ Automotoretrò di Torino pochi giorni prima della
spedizione.
L’equipaggio oltre al telefono
satellitare obbligatorio per tutti i concorrenti disporrà di un
apparato GPS (Yellow brick) che ogni 20 minuti trasmetterà alla
direzione le nostre coordinate geografiche. Dal sito
www.endurorally.com
sarà possibile verificare l’ubicazione di tutti i concorrenti.
La Fulvia porta in gara le insegne
dell’ASI Automotoclub Storico Italiano, del Veteran Car Club di
Torino e dell’ACI di Torino
I PILOTI
Gianmaria Aghem
Imprenditore, è nato a Torino 66 anni fa,
dal 1980 vive a Moncalieri ed è un grande appassionato di auto
storiche e competizioni di regolarità.
Nell’anno 2003 è stato proclamato
moncalierese dell’anno per meriti sportivi.
E’ consulente del Comitato Nazionale
Manifestazioni dell’ASI, la Federazione nazionale con oltre
210.000 soci. Svolge gratuitamente l’attività di docente in
corsi di regolarità ASI tenuti su tutto il territorio nazionale.
Affiancato dalla moglie Rossella Conti, in
questi anni, ha partecipato a circa 400 competizioni, vincendone
una settantina.
Tra i successi più significativi il Rally
di Sanremo Coppa dei Fiori, che li ha visti primi assoluti sei
volte di cui quattro consecutive.
Vincitore per 5 anni non consecutivi del
Challange Europeen Regularitè (Challange che prevede
competizioni in diverse nazioni europee).
Primi alla 500 Miglia Argentina di Salta
del 2003, vincitori del Trofeo ASI Zanon nel 2000 – 2001 – 2002
– 2007 – 2008 e secondi nella prima edizione del Super Trofeo
ASI; ancora primi alla Ruota d’Oro Storica di Cuneo, edizione
2001 – 2002 – 2003 – 2004 - 2007 – 2008.
Terzi all’edizione 2003 e 2008 della Mille
Miglia, quarti nel 2001 e sesti nel 2000.
Unico italiano ad aver partecipato a 14
edizioni del Rallye Monte Carlo Historique può vantare come
migliori risultati un 3° ed un 4° assoluto e un 9° nell’edizione
2011 su 320 partecipanti.
Nel corso del 2010 si è aggiudicato con la
moglie l’ambito Super Trofeo ASI, che premia l’equipaggio che
nel corso dell’anno ha realizzato i migliori risultati in una
ricca serie di manifestazioni organizzate dall’Automotoclub
Storico Italiano.
Nel 2011, oltre alla Targa di Capitanata,
si è aggiudicato, due importanti manifestazioni tedesche: la
Sachs Franken Classic e la
ADAC Bavaria Historic.
Piergiovanni Fiorio Trono
Imprenditore torinese di 64 anni, ha un
importante curriculum di pilota e navigatore e ha svolto la sua
intensa attività agonistica prevalentemente all’estero.
Ha partecipato per 10 volte al Monte-Carlo
Storico ed è perciò ben abituato a condizioni ambientali
difficili e agli imprevisti!
Ha corso la Liegi Roma Liegi, il Rally
dell’Acropoli , il Rallye des Alpes , il Critérium Alpin, il
Sanremo Classic e La Nuit du Mistral ottenendo sempre
lusinghieri piazzamenti.
Fiorio Trono risulta essere, per la sue
competenze tecniche e la lunga esperienza sportiva, il
coéquipier ideale per Aghem, con il quale ha instaurato un saldo
rapporto di amicizia e fiducia durante le tante ore trascorse
insieme in gara e in allenamento, rapporto che ha una sua
intensa continuità nella vita di tutti i giorni
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