I vini di Costa a Cartura ripresi da Tiziano Biasioli

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Vini Costa e Distillerie Clan-Destine
 

L'amico Max Costa ci ha invitato ad un felice abbinamento dei suoi vini rossi di pregio con due cosce di cinghiale toscano cotte in forno a legna. La location: il ristorante dall'originale nome "Distillerie Clan-Destine" in quel di Cagnola, frazione di Cartura, in provincia di Padova, lungo l'antica via d'acqua che collega Battaglia Terme, ai piedi dei Colli Euganei, con la Laguna Veneta. A pochi passi dal canale sorge un bell'esempio di archeologia industriale: le distillerie dello zuccherificio di Cagnola e, appunto, data la vicinanza, a loro si riferisce il nome del ristorante.

Forse un tempo un tubo clandestino della distilleria passava dove ora sorge il locale...
 


Ma andiamo a tavola!
 


 

La cucina è diretta da Federico che ha preparato il cinghiale con maestria e, coperto dal suo sughetto di cottura, era veramente eccezionale. Nessun odore e sapore di selvatico ma solo carne tenera e appetitosa. Per la cronaca il sughetto rimasto se l'è portato a casa un noto produttore di vino della zona per condire due spaghettini l'indomani...

Il cinghiale era preceduto da tre fette di salame "di casa" alla brace con la classica polenta gialla e dai bigoli (pasta fatta a mano con il torchio) conditi con il sugo d'anatra. Ambedue i piatti molto appetitosi e da bis.

Il tutto era accompagnato dai vini Costa ad iniziare dallo spumante che porta un nome che è tutto un programma: Bollicine, con la garganega della zona sotto il lago di Garda che la fa da padrona. Ottimo con la leggera dolcezza del salame alla brace.

Per quanto riguarda i vini rossi: il Rosso della Marchesa e il Garda Cabernet Sauvignon, vini che da tempo sono apprezzati dagli intenditori e che sono risultati ottimi con il cinghiale.

I vini sono stati abbinati e presentati dal sommelier Federico Paolo Ronchi che ha anche assaggiato e descritto il nuovo olio sul mercato dei prodotti di prestigio: Elèe.
 


 

Proviene dalle terre del sud del Peloponneso, in Grecia, e in particolare dalla Messinia, regione che per secoli ha visto sventolare lo stendardo di San Marco.

Lì si possono ancora ammirare le fortezze costruite dalla Repubblica Veneta: Navarino, Modone e Corone.
 


 

Quest'ultime erano denominate “gli occhi della Serenissima” in quanto ogni nave veneziana in viaggio verso il Mediterraneo o verso Venezia doveva fermarsi e informare i Provveditori della Dominante su quanto aveva visto o sentito durante la navigazione.

 
 
   
salame "di casa" alla brace con polenta
 
   
   
 

 

bigoli al sugo d'anatra
 

 
 

 

 
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cinghiale cotto in forno a legna
   
   

 
   

 

 
 


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Olio Extra Vergine di Oliva monovarietale Elèe
   
 

E' ottenuto da Cultivar Koroneiki della Grecia. Il colore è verde-giallo, profumi freschi, decisi e piacevoli, si riscontrano note aromatiche di tipo erbaceo, vegetale e floreale. L’acidità bassa di questo olio lo rende veramente speciale. Provatelo su una fiorentina oppure su delle verdure grigliate e perché no su un branzino al cartoccio?