Vienna, Villa Wagner, Museo Fuchs visti da Tiziano Biasioli
 
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Vienna
Villa Wagner – Museo Fuchs


Durante il nostro vagabondare in bici per l' ”Austria Felix” siamo stati attratti da una villa molto originale, in quel di Hüttelberg, nella periferia di Vienna.

La villa, bianca e azzurra, riccamente decorata, con lo sfondo di un giardino, è uno splendido esempio di quella architettura che si è espressa con vari appellativi: Liberty-Art Nouveau-Jugendstil.

Fu la residenza estiva dell'architetto e urbanista Otto Wagner, protagonista della Secessione Viennese, colui che scrisse: "Artis sola domina necessitas", "Sine arte sine amore non est vita" e in sintesi: “Ciò che non è pratico non può essere bello”.

Fu progettata da Wagner secondo i canoni dello storicismo ed è un omaggio al Palladio, il suo architetto italiano preferito.

Fu teatro di memorabili feste cui partecipò la raffinata società degli artisti viennesi e personaggi del calibro di Gustav Klimt, Adolf Loos, Josef Hoffmann, Gustav Mahler, Bertha Zuckerkandl e Arthur Schnitzler.

Negli anni 1912/13 Otto si trasferì lì vicino nella seconda villa, in stile Art Nouveau, più semplice e più moderna.

La prima villa, dopo alterne vicende, è stata acquistata e restaurata nel 1970 dal pittore e artista Ernst Fuchs, fondatore della scuola viennese del Realismo Fantastico.

La adibì a suo mirabile atelier; in quelle stanze furono suoi ospiti: Oskar Werner, Placido Domingo, Edward Teller, Falco, Grace Kelly, Curd Jürgens.

Fuchs, nel 1988, in occasione del centenario della sua costruzione, la trasformò in museo con l'esposizione di dipinti, sculture e mobili che rappresentano il peccato, la salvezza, la vita e la morte.

Molto interessante il bagno progettato da Fuchs che fa riferimento agli scavi delle terme romane di Ercolano e Pompei.

Fra le due ville, si erge con riferimenti mitologici in una sinfonia di colori, fantasie e piastrelle smaltate, la fontana mitologica, il Ninfeo Omega.

All'esterno, davanti le maestose quattro colonne, si nota la statua formosa di Ester, protettrice degli Ebrei, la madre primordiale, che veglia sulla villa.

Decisamente il connubio fra le espressioni artistiche e le fantasie di Wagner e Fucks è perfettamente riuscito e, per chi si trova nel Wienerwald, decisamente merita una visita.

Dimenticavamo: all'uscita ci ha salutato Salomè, la statua realizzata dallo scultore e imprenditore tedesco Karsten Klingbeit che ha avuto la gentilezza di far indossare le scarpette da ginnastica a questa splendida ragazza che è costretta a ballare per giorni e giorni...

Per informazioni: www.ernstfuchsmuseum.at

 

 

 

L'esterno della villa
 
 
 

 

Le luci
 

 

 

Le opere d'arte
 

 

 
 

 

Il bagno
 
 

 

 
 
Il Ninfeo Omega
 
 
 

 

La seconda villa
 
 

 

Salomè
 
 
 

 

contatti: cell. 339 5909202 - info@belleepoquefilm.it