Progetto La Grande Strada delle Dolomiti di Tiziano Biasioli
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La Grande Strada delle Dolomiti
 

La Grande Strada delle Dolomiti, opera di grande ingegneria e altamente panoramica, nell’anno 1909 riuscì finalmente a collegare le due capitali dolomitiche Bolzano e Cortina d'Ampezzo e che aprì definitivamente al turismo internazionale le Montagne più Belle del Mondo.

Le tappe della strada, consigliate oltre 100 anni fa dal suo ideatore al turista in carrozza o a piedi, da buoni camminatori (!), sono le seguenti:

Bolzano - Val d'Ega - Nova Levante – Lago di Carezza - Passo Costalunga - Campitello di Fassa – Canazei, 51 Km.

Canazei - Passo Pordoi - Arabba – Livinallongo – Castello di Andraz - Passo Falzarego - Cortina d'Ampezzo, 61 km.

Cortina d'Ampezzo - Dobbiaco, 30 Km., sulla strada d'Alemagna già riattivata nel 1838.

 

 

 
   
Un po' di storia
 

La strada fu voluta dallo Stato Maggiore dell'Esercito Imperiale (si snodava infatti nei pressi del confine con il Regno d'Italia) e dai due pionieri del turismo tirolese Albert Wachtler e Theodor Christomannos esponenti del Club Alpino Austro-tedesco (Alpenverein).

Fu un' opera di grande lungimiranza per la valorizzazione del territorio, una grandiosa opera ingegneristica (vedi ad esempio i 61 tornanti del Pordoi) che occupò per anni 2500 operai.

“La tecnica e l'arte con cui è costruita sono degne di nota e formano di per sé uno spettacolo di primissimo ordine. Gli esperti lodano la facilità e l'eleganza con cui essa supera le grandi difficoltà“ scrive Christomannos.

Le tappe della costruzione:

Nel 1897 da Cardano a Canazei, nel 1902 sul Passo Pordoi, nel 1903 ad Arabba,

nel 1906 inizia il cantiere sul Passo Falzarego, nel 1909 arriva sul Pocol, sopra Cortina, con lo scavo del celebre tunnel dalla fine del quale si domina la Regina delle Dolomiti.

Ultimo atto nell'estate del 1909: l'assunzione di tre stradini e la costruzione del baracchino per la riscossione dei pedaggi cui fu delegata la signora Rosalia de Zanna e che si può vedere nella foto qui sotto riportata.


 

La Grande Strada aprì al mondo una serie di paesi in precedenza isolati, non soltanto nei mesi invernali, e fermò l'esodo dalle montagne della popolazione, che viveva spesso di sacrifici, preoccupazioni e stenti, “monti dove streghe e demoni imperversavano creando scompiglio” così scriveva Christomannos.

La Strada contribuì anche a rompere l'isolamento di Cortina che in località Acquabona aveva la sbarra del confine con il Regno d'Italia, che si alzava all'alba e veniva calata al tramonto.

Grande era il desiderio degli Ampezzani di procurasi granaglie e vino all'interno dell'Impero specialmente dai territori bagnati dall'Adige, attraverso le Valli dei loro colleghi Ladini.

La Grande Strada permise di raggiungere con relativa facilità le Dolomiti che cominciavano ad attirare forestieri per la bellezza dei paesaggi scenografici, per l'ambiente salubre, per la risonanza delle imprese alpinistiche dei famosi scalatori Innerkofler, Grohmann, Ball, Zsigmondy, Piaz, Dimai e, infine, dalla presenza di prestigiosi alberghi e rifugi alpini che stavano sorgendo.

 

Lago di Landro - piattaforma dedicata a Grohmann e agli scalatori delle Dolomiti
 
 

Theodor Christomannos fu un personaggio leggendario in Alto Adige che spese tutta la sua vita per il turismo; affermava “Senza strada nessun hotel, senza hotel nessuna strada” e fondò l'associazione Alberghi delle Alpi.

Pubblicò anche la guida turistica della strada dalla quale traspira l'amore per le valli dei “Monti della Luce”, così li definiva.

 

 

Negli anni 1894-95, ancor prima del finanziamento della Grande Strada (1897), a forza di dinamite rese carrozzabile la Val d'Ega, spettacolare canyon che porta dalla Valle dell'Adige al Lago di Carezza nei pressi del quale si costruì il Grand Hotel Carezza.

Qui furono ospiti personaggi illustri quali: Freud, Agatha Christie, Wiston Churchill, i registi Leni Riefenstahl e Luis Trenken e, soprattutto, l'Imperatrice Sissi, moglie di Francesco Giuseppe, che Christomannos ebbe l'onore di accompagnare a passeggio tra il Lago di Carezza e il Catinaccio.

Le Dolomiti furono una delle ultime zone delle Alpi ad essere raggiunte dal turismo, una regione dove i turisti del secondo ottocento cercavano e trovavano un “altrove” caratterizzato dall'attaccamento alle tradizioni, dalla antica gestione dei beni comuni (Regole e Magnifiche Comunità), un intreccio di lingue, dialetti, culture e una raffinata cura del paesaggio ovvero un “modo assai intimo di interpretare la bellezza” come scrive Luciano Marisaldi.

Le Olimpiadi del 1956 a Cortina d'Ampezzo e i Mondiali di Sci nel 1970 in Val Gardena determinarono l'ingresso ufficiale della modernità nelle Dolomiti.

Nel 1959 e nel 2009 furono organizzate due manifestazioni commemorative del cinquantenario e del centenario dell'inaugurazione della Strada con presenza di vetture storiche.

 

 

 
 

 

 
Theodor Christomannos
   

Il monumento della grande Aquila, alta
m. 2.50, costruita nel 1912 e dedicata
a Thedor Christomannos (1854-1911)
 a Roda di Vael sul Catinaccio

   

 

Il progetto in video

   
 

“Il maggior godimento di questa magnifica regione l'avrà chi percorrerà la strada in vettura aperta” così scrive il suo ideatore Theodor Christomannos e, per seguire il suo consiglio, il progetto in video presenterà le Dolomiti viste da un turista a bordo di una vettura storica scoperta.

Il video evidenzierà le peculiarità delle Montagne più Belle del Mondo, Patrimonio Unesco, universalmente conosciute e meta di assoluto prestigio del turismo internazionale.

Conterrà gli aspetti naturali, artistici, architettonici, ingegneristici, culturali di maggiore rilevanza che il turista incontra lungo il percorso, durante le quattro stagioni e in epoche diverse.

Si potranno utilizzare flash di manifestazioni automobilistiche degli ultimi 20 anni anche su tratti di strada ora non più percorribili, come la spettacolare Val d'Ega e il suo Canyon.

Interessanti saranno i paragoni fra le foto d'epoca dei paesaggi con presenza di vetture in dissolvenza con quelli attuali.

Per rendere più interessante e “autorevole” il film, si utilizzerà parte del testo e delle foto d'epoca della guida di Theodor Christomannos, l’ideatore della strada sotto l'Impero Asburgico, grazie all'accordo con i detentori dei diritti.

Si può ipotizzare che il filo conduttore sia il viaggio in auto di una ragazza o di un testimonial che scopre in libreria un libro di inizio 1900 e, incuriosito dal testo e dalle foto d’epoca, inizia il suo viaggio sulle Dolomiti.

Da parte nostra, Belle Epoque Film da alcuni anni sta raccogliendo materiale iconografico e sta girando filmati lungo il percorso, specialmente in occasione di manifestazioni motoristiche di auto storiche.

 
 

 

Galleria fotografica
realizzata durante le edizioni 2011 e 2015 della Coppa d'Oro delle Dolomiti, l'ASI Auto Show 2013, la rievocazione dei 100 anni della Grande Strada nel 2009 e nel dicembre 2020

 
 

 

Bolzano

 

 

 

 

Castello di Cardano, Val d'Ega, Nova Levante
 

 

 

Lago di Carezza e Grand Hotel Carezza
 

   
 
Passo di Costalunga
 
 

 

Val di Fassa
 
 

 

 

 

Canazei - Hotel Dolomiti
 
 

 

 

 

Passo Pordoi
 

 

 

 

Arabba, Livinallongo
 
 

 

 

 

Castello di Andraz
 
 
 
Passo Falzarego
 

 
 
Cortina d'Ampezzo
 

 

 

   

 

Dobbiaco
 

 

 

 

 

 

 

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