La frana di Acquabona a Cortina vista da Tiziano Biasioli
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La frana di Acquabona
messa in sicurezza della pista ciclabile Dobbiaco-Cortina-Calalzo-Venezia
 

La pista ciclabile Dobbiaco-Cortina-Calalzo-Venezia ti porta a pedalare in un percorso piacevole e veloce, con qualche saliscendi, circondato dalle Dolomiti, a mio giudizio, le montagne più belle del mondo.

Sono un giornalista curioso e già da parecchio tempo, ancor da quando iniziarono i lavori per incanalare le colate detritiche che scendono dai torrenti e ghiaioni del gruppo dolomitico del Sorapiss, mi ero riproposto di andare a vedere cosa si nascondesse “dietro le quinte” del grande argine eretto per impedire che la strada statale 51 e la pista ciclabile vengano interrotte dai movimenti franosi, causati da forti piogge.

Mi riferisco al tratto della SS 51 fra i Km 97 e 98 nei pressi di Acquabona, frazione di Cortina d'Ampezzo, dove non possono passare inosservati i gabbioni di contenimento che ne delimitano la corsia a monte.

Durante una recente escursione con la mia nuova eBike sono finalmente salito per una strada laterale del cantiere e, con sorpresa, o addirittura stupore, ho ammirato il “ciclopico” lavoro di ingegneria geotecnica e idraulica realizzato dall'ANAS.

Mi sono reso conto come acqua e detriti vengano frenati da alti terrapieni e incanalati verso il torrente Boite su imponenti “piste da bob” con alta, spessa e poderosa arginatura, che mi ricorda i murazzi che proteggono la laguna di Venezia dalla furia dei marosi.

Anche durante il mese di agosto ho notato piacevolmente che i lavori continuano per evitare a chi si reca o esce da Cortina di essere bloccato dai movimenti franosi e dover valicare uno dei passi circostanti: Tre Croci, Falzarego, Giau o Cimabanche.

Un vero incubo!

 
 
Lavori a monte della strada statale
 

 

 

 
 

 

Lavori a valle della strada statale