Non potevamo rimanere insensibili al
richiamo di una degustazione di
baccalà vecchia maniera proposta
dalla Franziskaner Stube di Bolzano
e dal giornalista Angelo Carrillo.
Protagonisti del convivio culinario:
Stockfischgröstl
e Stockfisch auf
Kapuziner Art.
Lungo l'Adige avevamo assaggiato più
volte il baccalà, o meglio lo
stofiss, dei Frati di Rovereto;
eravamo andati qualche giorno prima
della Pasqua dello scorso anno in
Germania per assaggiare il baccalà
della quaresima; ci mancava un
baccalà di mezzo: qui a Bolzano.
Lieta esperienza anche perché noi
amiamo le patate che ben si sposano
con i piatti a base di
stoccafisso.
Dotte le dissertazioni dei
personaggi famosi che sono
intervenuti e che hanno arricchito
la nostra conoscenza sul mondo dei
vino, sull'influenza della
Serenissima Repubblica di Venezia,
sul fatto che non ci trovavamo in
una cantina ma sul piano della sede
stradale medioevale, e via così.
Al
solito I frati dello Stofiss di
Rovereto hanno presentato i loro
filmati su Lubecca e sul Querini a
Creta suscitando curiosità,
attenzione e applausi.
Per finire un brindisi di commiato
con i due confratelli: il Priore
Fracasso e fra' Dolcino, che
andranno il 2 marzo ad esplorare le
Isole Lofoten in Norvegia dove
approdò il Querini, lo "scopritore"
del baccalà.
Li
accompagneranno gli autori di questo
reportage, Tiziano Biasioli e Vasilisa
Razdayvodina, mini troupe di Belle Epoque Film
che documenterà la pesca, la
conservazione e la selezione dello
stoccafisso per il video "Young
Baccalà".
Per vedere il
progetto Young Baccalà
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